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Pandolce cioccolato e mandorle

pandolce_06Non so a voi, ma il mio primo e unico, fin’ora, giorno autunnale ha suscitato il desiderio di lievitati natalizi.
Il profumo della terra bagnata e l’aria fresca mi hanno catapultata in un ambiente caldo, colmo di bontà e magia.
Così mi sono messa alla ricerca della ricetta da provare, complice un fine settimana libero da impegni. Ho trovato la ricetta del pandolce fruttato sul blog Anice e Cannella e, ispirata dall’impasto, ho sostituito la farcitura originale con quella proposta nella ricetta del Panettone alle mandorle di Profumo di lievito.

Ingredienti:
150 g lievito madre
380 g manitoba
95 g acqua
65 g latte intero
120 g zucchero semolato
90 g burro
1 uovo
3 tuorli
8 g lievito di birra
6,5 g sale
200 g pasta di mandorle
80 g cioccolato fondente
1 cucchiaio di Cointreau

Pasta di mandorle
100 g farina di mandorle
100 g zucchero semolato
10 g albumi

Procedimento:
pandolce_01Prima di iniziare la preparazione dell’impasto, mi sono dedicata alla pasta di mandorle. Ho versato in una ciotola la farina, lo zucchero semolato e l’albume. Ho lavorato il composto manualmente rendendolo compatto. Ho lasciato riposare la pasta prima in frigo per 3 ore e, dopo averla tagliata a pezzetti, l’ho trasferita in freezer.
Tra un riposo e l’altro della farcitura, ho proseguito con l’impasto del pandolce.
Ho unito il lievito madre ai liquidi, latte ed acqua, aggiungendo un cucchiaio di zucchero. Ho seguito l’indicazione di Paoletta: non ho sciolto il lievito madre bensì l’ho solo idratato.
Ho proceduto aggiungendo la farina, la dose necessaria a rendere il mio impasto cremoso.
A questo punto, con la planetaria in movimento, ho versato il lievito di birra, precedentemente sbricolato. Ho continuato ad aggiungere farina, abbastanza da addensare ed incordare l’impasto.
A questo punto ho unito l’uovo, un cucchiaio di zucchero ed abbastanza farina da incordare nuovamente l’impasto. Ho rifatto lo stesso procedimento di volta in volta con i tre tuorli, ricordando di inserire il sale con l’aggiunta dell’ultimo tuorlo.
Ottenuto un impasto soffice e compatto, ho unito poco alla volta il burro, fermando la planetaria per rigirare l’impasto.
Per completare, senza perdere l’incordatura, ho versato a filo il liquore. Ho arrotondato l’impasto e l’ho lasciato riposare per un’ora, dopodichè l’ho riposto in ciotola e messo in frigo per 8 ore coperto da pellicola. Avendo cominciato la lavorazione la mattina presto, nel pomeriggio ho uscito la ciotola dal frigo e portato l’impasto a temperatura ambiente.

pandolce_02Durante l’attesa, dovevo solo escogitare un modo per creare gli stampi per il pandolce. Così ho provato con le indicazione date su Profumo di lievito per gli stampi per panettone. Era proprio quello che mi serviva. 🙂 pandolce_03 ho preparato due stampi: uno con diametro 13,5 cm ed altezza 10,5 cm; l’altro con diametro 16 cm altezza 10,8 cm.
La mia farcitura prevedeva pezzetti di cioccolato fondente e di pasta di mandorle, così per inserirla ho seguito le indicazioni per il Panettone alle mandorle. Ho trasferito l’impasto su un piano di lavoro imburrato. L’ho steso manualmente, con delicatezza, usando del burro al posto della solita farina.
Ho provveduto a distribuire uniformente i pezzetti di pasta di mandorle e di cioccolato. Ho arrotolato l’impasto e diviso in due pezzi: uno da 550 g ed uno da circa 700 g, lasciandoli riposare. La variazione di peso, rispetto alla ricetta del pandolce fruttato, deriva dalla mia diversa farcitura.
pandolce_05 Passata mezz’ora, li ho sistemati negli stampi e lasciati lievitare fino a raggiungere il bordo.
Una volta pronti, ho spennellato delicatamente le superfici con dell’albume ed ho cosparso di lamelle di mandorle e granella di zucchero. Ho cotto in forno statico a 170°C entrambi i pandolci per circa 40 minuti, pandolce_07stando attenta a sfornare per prima il più piccolo.
Per controllare la cottura, ho inserito il termometro da cucina all’interno del pandolce. Raggiunta la temperatura interna di 96°C, erano pronti per essere sfornati.
Si imparano sempre cose nuove!! 😉

Devo essere sincera: sono orgogliosa di me stessa per il risultato ottenuto! 🙂

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