Da parecchio valutavamo l’acquisto del libro “Panificando…” di Giorilli, cercavamo qualcosa di diverso dal solito libro di ricette: un libro più approfondito, più elaborato e più teorico.
Avevamo voglia di chiarire e riflettere sui vari aspetti della panificazione, dalla lievitazione alla cottura.
Eppure giorni fa ci siamo accorte che non panificavamo da tempo… troppo tempo!
Forse la lunga attesa di questo acquisto online o gli infiniti impegni in procinto del parto, ci hanno un po’ demoralizzate e distratte.
Chi lo sa!
Per fortuna è bastato parlarne un po’ a quattròcchi e sfogliare il libro per far tornare in noi la voglia di sfornare pagnotte.
Stavolta non volevamo il solito pane “salva cena”, volevamo qualcosa di bello, buono ed arricchito. Così ci siamo lasciate ispirare dalla ricetta del Pane alle olive di Giorilli; la ricetta però alla fine della discussione ha subito un’evoluzione, lasciando solo l’idea di base.
Con questo Pane alle Olive nere, Bread with Black Olive, partecipo a Panissimo, evento creato da Barbara (www.myitaliansmorgasbord.com) e Sandra (www.sonoiosandra.blogspot.com) e ospitato questo mese da Maria Teresa (www.degustibusitinera.it).
Ingredienti:
400 g farina 0
120 g lievito madre
200 g acqua
50 g olive nere snocciolate
20 g olio
10 g sale
5 g malto
Procedimento:
Dopo aver rinnovato il nostro lievito madre ed aver atteso i tempi di lievitazione, la dose necessaria è stata sciolta con una parte di acqua dell’impasto e con un cucchiaino di malto. Sciolto per bene il lievito, abbiamo aggiunto la farina precedentemente setacciata e la rimanente parte di acqua, lasciando alla farina il tempo di assorbire per il liquido. In un secondo momento, abbiamo aggiunto il sale e l’olio a filo. Abbiamo terminato aggiungendo le olive snocciolate e lavorando l’impasto giusto il tempo per una distribuzione omogenea di quest’ultime.
Abbiamo lasciato l’impasto in posa un’ora nella ciotola, coperta con la pellicola. Dopo tale riposo, abbiamo trasferito l’impasto su una spianatoia infarinata e suddiviso in 4 porzioni omogenee per formare i panini.
Per la forma ci siamo ispirate a quella delle Freselle pugliesi, ovvero ripiegando ed attorcigliando su se stesso un filoncino senza però lasciare il buco centrale.
Abbiamo disposto i panini sulla leccarda del forno e lasciato riposare fino al raddoppio, coperti con la pellicola. Una volta raddoppiati abbiamo cotto in forno ventilato a 220°C con l’ausilio di un pentolino pieno di acqua per creare vapore. Abbiamo sfornato circa dopo 20-25 minuti, verificandone la cottura.
L’odore del pane appena sfornato è qualcosa di speciale, tanto da aver fatto svanire tutte le distrazioni e delusioni.
Pensiamo che la panificazione sarà l’hobby di questo strano autunno.
concordo: l’odore del pane appena sfornato o anche mentre cuoce è sublime!
grazie per partecipare a Panissimo, ti aspettiamo sempre!
un piacere farne parte 🙂